Ho sempre avuto una doppia natura.

Da un lato ero una persona estremamente razionale. Per me non esisteva nulla se non era scientificamente provato.

Persino la religione mi lasciava qualche dubbio. Provengo da una
famiglia di tradizione cristiana cattolica. Credevo in Dio più perché non mi ponevo domande che per altro e anche perché avevo sentore di ‘qualcosa di superiore’ ma questa è un’altra storia. Sicuramente non credevo ad apparizioni e segni di alcun tipo. Anzi, prendevo anche in giro la mia cara nonnina perché invece credeva fermamente nei segni, nelle coincidenze, in qualcosa di non spiegabile razionalmente (sì, ero un po’ carogna, in effetti).

Dall’altro lato viaggiavo tantissimo con la fantasia. Ricordo
perfettamente il mio momento ‘magico’. Ero in terza elementare, tra le prime
lezioni di storia. E la maestra stava spiegando quale sarebbe stato il
programma dell’anno. Sfogliavo svogliata il libro di storia, quando sono
rimasta colpita da un’immagine da un bestiario medievale. Un unicorno!
Perfettamente inserito tra animali più comuni, come se fosse realmente
esistito. Per me tutto ciò era davvero stimolante.

Lì mi si è aperto il mondo della fantasia. Ho iniziato a immaginare storie, a scrivere racconti… a inventare sogni.

C’era contraddizione in quello che facevo?

Non propriamente. Perché da un lato era la vita ‘vera’ dall’altro‘le fantasie’. Ero AUTORIZZATA a sognare senza vergogna  (stimolata che dai cartoni animati anni ’80,
con tutte le maghette, e da storici film come Fantaghirò).

Ricordo perfettamente quando ho smesso di sognare e immaginare.
Quando ho deciso che dovevo crescere, che era ora di diventare grande. Per me quella, a quel tempo, era la Crescita Personale.

Era la prima notte a casa, dopo il Viaggio di Nozze. La prima di
vita reale. Il giorno dopo sarebbero finite le ferie e avrei iniziato a
viaggiare da Terni a Roma e viceversa tutti i giorni, mio marito era sdraiato
accanto a me…

Chiusi gli occhi e arrivarono le care immagini un po’ spontanee,
un po’ costruite. Un prato di fiori bianchi. Riaprii gli occhi, spingendo la
visione sarebbe arrivato qualcosa di spettacolare: un unicorno, un drago o io
stessa vestita da principessa. Chiusi gli occhi. Di nuovo il prato. Li riaprii
e li richiusi cacciando indietro l’immagine. Chiudendola quanto più possibile
in un forziere.

Ho fatto un bel lavoro. Di catenacci e giri di chiave. Ho interrotto ogni cosa che potesse stimolare la mia immaginazione. Ho interrotto l’abbonamento a Topolino (sì, avevo l’abbonamento da una vita e fino a quel
momento non avevo avuto mai intenzione di chiuderlo). Il primo mercoledì che
non è arrivato ho sentito qualcosa spezzarsi dentro.

Ma era giusto così, no? Dovevo crescere. Crescita Personale!

Ho eliminato i libri di narrativa e mi sono tuffata in quelli tecnici. Mangiavo pane e informatica.

 E passavano gli anni…

Nel frattempo era nato Andrea, con i bambini è più facile tornare a giocare, ma avevo imparato a dosare la fantasia e la razionalità. Separati e rigidamente distinti molto più di prima. E di certo non sullo stesso livello.
Non ricordavo più cosa voleva dire essere bambina.

Un figlio, due figli… persino il passaggio dalla Scrittura Tecnica
a quella Creativa non aveva scalfito la mia razionalità.

Ma quando devi prendere una strada perché  è disegnata nelle stelle, l’Universo, la Via,
il Destino, Dio, chiamatelo come vi pare… il Cammino si mostra, in modo dolce o
in modo cruento.

Nell’articolo Sopravvivere all’attacco di un dissennatore potete leggere una parte della mia storia, della mia terza bambina mai nata e di come tutte le mie certezze siano precipitate.
Scaraventate giù dalla torre.

È lì, quando in mano non avevo che cocci e lacrime, ho sentito di nuovo parlare di Crescita Personale. Ma non come l’avevo intesa fino a quel momento.

CHE COS’È LA CRESCITA PERSONALE?

Quando si parla di Crescita personale ci si riferisce allo sviluppo dell’individuo dal punto di vista mentale, psicologico, sociale e spirituale. Comprendendo anche la sfera lavorativa,
familiare etc. Insomma… un miglioramento della propria condizione umana, però
con un elemento fondamentale: la consapevolezza.

Non è solo acquisizione di nuove skills  (le abilità, come salire di livello a un
videogioco) non è un processo che fa parte del meccanismo ma è proprio uscire
dal meccanismo stesso
.

Si dice che di solito sia la volontà la scintilla, quella che fa accendere la miccia e partire.

Beh, non è sempre così. Quando la volontà non è sufficiente la vita può mettere in una condizione tale che o soccombi o vai.
Dove vai? A cercare te stesso o te stessa. Insomma la TUA NATURA REALE.

Ecco cos’è la vera crescita personale. È capire che non ci si sta capendo nulla, buttare già tutto e poi avvicinarsi sempre più alla propria vera natura. Mettendosi davvero in gioco.

Noi essere umani siamo organismi complessi: siamo fatti di corpo,
mente e spirito
e tutti i nostri aspetti devono essere curati e coccolati.

Crescita personale è anche RICONOSCIMENTO delle proprie Ombre e
dei propri Talenti. È un po’ la ricerca della felicità, ma non quella classica delle
fiabe (che poi anche lì… ma ne riparleremo) ma quella antica.

Dal dizionario di etimologia:

L’etimologia della parola felice è da ricondursi alla radice sanscrita bhu- (poi
trasformatasi in foe- o in fe- ) da cui il greco φύω (fyo) = produco, faccio essere, genero (da cui hanno origine i termini fecondo e feto) ed infine al latino foelix o felix = felice cioè fecondo,
fertile
, ed in senso più lato, soddisfatto, appagato

Dunque…  genero soddisfazione, sto bene… ESSERE BENE.

COME HO APPROCCIATO ALLA CRESCITA PERSONALE?

Nella confusione raccontata sopra non mi ero neanche accorta di
aver iniziato un percorso di crescita personale. Sì, perché a volte se sei in
autentico cammino è proprio così. Solo quando hai già fatto della strada ti giri
indietro e pensi: ‘’ma guarda un po’ da dove ero partita”.

Man mano che passa il tempo mi accorgo sempre di più che ormai guardo le
cose in modo diverso, che reagisco in modo differente, che mi fanno sorridere
cose che prima mi facevano arrabbiare o stare male.

Ah e poi ho ripreso a usare la fantasia. Stavolta integrandola in
modo consapevole in tutto il mio essere. Sì perché non le fantasticherie ma la
fantasia (ossia l’immaginazione) è il MOTORE che permette all’essere umano di
evolvere. La barriera razionale, seppur funzionale, è troppo spesso rigida e
grigia, e viene incrinata solo quando le visioni si fanno Oltre.

Noi siamo essere straordinari. Abbiamo potenze e talenti da condividere ma spesso siamo chiusi dentro pareti di grigiume.

COME FACCIO PER INIZIARE?

Abbiamo detto che Crescita personale è consapevolezza. E la consapevolezza parte dal conoscere se stessi.

Quando il mio mondo è crollato e non avevo più punti di
riferimento non mi è rimasto altro che fare del mio stesso interno la mia
stella polare.

Ho messo su un piatto d’argento tutto quello che un tempo era la
mia vita, quello in cui mi riconoscevo e quello in cui non mi riconoscevo più. Casa,
famiglia, lavoro, salute, relazioni, passioni, obiettivi…

Si è attivata una bilancia tra accettare quello che era e contemporaneamente trasformarlo in qualcosa di più autentico.

La fantasia e la razionalità (che poi ormai preferisco chiamare
centratura e lucidità) possono e devono convivere. E ogni occasione offre la
possibilità di SCEGLIERE il percorso che porta al proprio vero essere.

Quindi questo consiglio per iniziare la propria personalissima via di crescita personale: fermarsi. Respirare. Mettere sul piatto tutto e guardarsi sul serio, come in uno specchio. Quali sono le mie passioni e i miei talenti? Cosa sto nascondendo a me stessa? Quale cosa ho
lasciato indietro e invece mi rendeva felice?

Da queste riflessioni ho iniziato a Crescere davvero. Ho fondato
la mia nuova Terra.

COME STO CONTINUANDO ADESSO

La fantasia, che tanto ho rifiutato, è stata quella che mi ha salvato. È quella che mi ha fatto vedere la situazione in modo diverso, unico,
speciale. È quella che fa venire idee e buca gli spazi più bui.

Dalla fantasia (e dalle esperienze fatte) è nato il Progetto Andra Lab – Il laboratorio per scoprire chi sei. Insieme ad altri professionisti offriamo diversi stimoli per iniziare il proprio cammino di guarigione (nel senso di risanamento della propria strada), per orientarsi, per osservarsi e per procedere nella propria Via, verso la propria natura reale.

Io lo faccio attraverso l’immaginazione, la propria storia personale e generazionale e attraverso la Scrittura.

Per chi lo desidera.


Andra Lab sta nascendo un pezzetto alla volta. Ora posso dire che  ho ritrovato il mio prato fiorito. E potete ritrovare anche voi il vostro spazio. E sapete dove? Dentro di voi.

A presto

Buon Cammino

Paola

Le iniziative di Andra Lab sono attive...
laboratori Immaginali, di Scrittura, Tenda Rossa, Servizi di Salute Naturale...

Nell Terre di Andra troverai il tuo spazio
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